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Non aspettare l’8 marzo per regalarti un fiore.

               Non aspettare l’8 marzo per fare finalmente quello che dovresti poter fare tutti i giorni dell’anno. Non partecipare a quelle vocianti tavolate di sole donne che invadono le pizzerie della tua città. Non ti regalare avvilenti spogliarellisti una notte all’anno perché finalmente ‘tu sei tua’! Non ti gongolare per gli auguri, gli omaggi floreali, le gentilezze, … la tua vita non è cambiata in meglio. Ti basta un rametto di mimosa un giorno all’anno? Rifletti, invece, sulla tua vita, i tuoi sogni, i tuoi progetti, i tuoi compromessi, le tue paure. Reagisci, lotta. Riappropriati della tua vita. Non subire la violenza. Denuncia. Racconta. Liberati. Nessuno può farlo al tuo posto. Non è amore se ti spacca la testa con un pugno. Costruisci, cambia. Trova la forza di interrogarti. Comprendi. Fai sentire la tua voce. Rivendica. Solo allora festeggia con un fiore.

Non aspettare l’8 marzo …

Un tipo di amore, dicono alcuni E’ vero che le costole distinguono il calcio di una bestia dal pugno di un amante? Le ossa pestate portano ben impresso il colpo improvviso, il duro impatto. Poi palpebre gonfie, occhi dolenti, parlavano non di amore perduto, ma di dolore. Maya Angelou, A Kind of Love, Some Say, 1978 “In un mondo in cerca di crescita le donne potrebbero essere un valido aiuto, ma solo a patto che siano presenti condizioni di parità, invece di insidiosi complotti.” Christine Lagarde, direttrice Fondo monetario internazionale Non aspettare l’8 marzo per essere rispettoso, gentile o generoso. Non è una mimosa che voglio, ma fiducia e amore. Non aspettare l’8 marzo per considerarmi vera compagna di vita. Se tu che mi stai leggendo sei uomo, ed è proprio a te che sto scrivendo, fai parte di quella fortunata metà del mondo che può liberamente andare in bicicletta senza essere presa a sassate per aver sfidato la tradizione, che può indossare altri colori oltre al nero, andare a scuola, uscire di casa a capo scoperto, mostrare gli occhi. …